Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità in materia di concessioni di suolo pubblico, può prevedere nel relativo regolamento la sanzione della sospensione per 30 giorni della concessione in caso di gravi violazioni, come l'effettuazione di attività diverse da quelle autorizzate o la propagazione di musica dall'interno all'esterno dei locali, a prescindere dall'accertamento del superamento dei limiti acustici di zona. Tale previsione regolamentare non viola il principio di proporzionalità, in quanto rientra nella discrezionalità dell'amministrazione individuare fattispecie gravi per le quali applicare una sanzione fissa, in un sistema sanzionatorio complessivamente proporzionato che prevede anche la graduazione delle sanzioni per violazioni di minore rilevanza. Tuttavia, la sanzione della decadenza dalla concessione e del divieto di rilascio di nuova concessione per 18 mesi può essere applicata solo in presenza di precedenti violazioni definitivamente accertate e contestate al concessionario, in ossequio al principio di gradualità sanzionatoria.