La convocazione dell'assemblea condominiale deve essere effettuata nel rispetto dei termini e delle modalità previsti dalla legge e dal regolamento condominiale, a pena di nullità delle delibere adottate. Il mancato rispetto del termine minimo di cinnotificazione della convocazione, stabilito in cinque giorni, comporta l'invalidità della delibera assembleare, in quanto viola il diritto dei condomini di essere messi in condizione di partecipare consapevolmente alla formazione della volontà assembleare. Il principio di tutela del contraddittorio e del diritto di difesa dei condomini, che trova fondamento negli articoli 24 e 111 della Costituzione, impone il rispetto di adeguati termini di convocazione, al fine di garantire a tutti i partecipanti la possibilità di prendere cognizione degli argomenti da trattare e di predisporre le proprie difese. La nullità della delibera per vizi procedimentali relativi alla convocazione non è sanabile e può essere fatta valere da ciascun condomino, in quanto attiene all'ordine pubblico condominiale e alla corretta formazione della volontà assembleare. Il giudice, pertanto, è tenuto a dichiarare la nullità della delibera condominiale adottata in violazione delle norme sulla convocazione, a prescindere dalla dimostrazione di un concreto pregiudizio subito dal singolo condomino ricorrente.