La scadenza della concessione demaniale marittima non comporta il rinnovo automatico del titolo concessorio, salvo che per le concessioni aventi finalità turistico-ricreative, in applicazione dell'art. 13 della legge n. 172/2003. Decorso il termine di scadenza, l'amministrazione può legittimamente ordinare lo sgombero dell'area demaniale e la rimessa in pristino dello stato dei luoghi, anche in assenza di un formale provvedimento di incameramento dei manufatti realizzati dal concessionario uscente, in quanto l'accessione a favore dell'Ente delle opere non amovibili costruite sul suolo demaniale si compie in modo automatico per il solo fatto della cessazione del rapporto concessorio. L'amministrazione può altresì affidare la nuova concessione demaniale marittima a un soggetto diverso dal precedente concessionario, all'esito di una procedura comparativa svolta ai sensi dell'art. 37 del codice della navigazione, senza che ciò comporti un'illegittima distruzione di ricchezza, atteso che il concessionario uscente non vanta più alcun diritto di insistenza sull'area demaniale e non può opporsi all'obbligo di demolizione e rimessa in pristino dello stato dei luoghi, salvo il caso in cui sia stata accertata la sua proprietà sui manufatti realizzati.