Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 941 del 2019

ECLI:IT:TARBS:2019:941SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, afferma il principio secondo cui, quando l'oggetto del contendere viene meno per effetto di una successiva determinazione amministrativa, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto il ricorrente ha perso l'interesse all'annullamento dell'atto impugnato. Ciò in quanto il processo amministrativo è volto all'accertamento della legittimità di un provvedimento in relazione alla situazione di fatto e di diritto esistente al momento della sua adozione, e non può proseguire in assenza di un interesse concreto ed attuale del ricorrente. Pertanto, il giudice, accertata la sopravvenuta carenza di interesse, deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della legittimità dell'atto impugnato, e compensare le spese di giudizio, in considerazione della pendenza di un nuovo giudizio avente ad oggetto la medesima questione.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/10/2019

N. 00941/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00993/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Nel giudizio introdotto con il ricorso numero di registro generale 993 del 2012, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Brescia, via Battaglie, 50;

contro

Il Comune di Lovere, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio della prima in Brescia, via Romanino 16;

nei confronti

Yuma S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, assistita e difesa dall'avvocato ((omis…

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