Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23788 del 24 giugno 2005

ECLI:IT:CASS:2005:23788PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di rifiuto del servizio militare (art. 14 comma secondo, legge 8 luglio 1998 n. 230), l'abolizione del servizio militare di leva, prevista dall'art. 1 comma sesto, della legge 14 novembre 2000 n. 331, comporta in linea di principio la non punibilità della condotta di chi in precedenza ha rifiutato il servizio militare obbligatorio. Peraltro, in attesa dell'attuazione della disposta sostituzione dei militari in servizio obbligatorio di leva con i volontari di truppa secondo le modalità stabilite con apposito D.Lgs., il reato rimane configurabile fino al 30 ottobre 2005, data di cessazione del servizio dell'ultimo contingente chiamato alle armi.

Sentenza completa

RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 30 settembre 2004 la Corte d'appello di Trento, sezione distaccata di Bolzano, in parziale riforma della sentenza emessa dal Tribunale di Bolzano, sezione distaccata di Merano, il 24 marzo 2003 nei confronti di Pa. Ta. -imputato del reato previsto dall'art. 14, comma 2, legge 8.7.1998 n. 230, per essersi rifiutato, non avendo chiesto o ottenuto l'ammissione al servizio civile e adducendo motivi di coscienza che ostano alla prestazione del servizio, di prestare il servizio militare- appellata dall'imputato, riduceva a giorni ottanta di reclusione (sostituiti in euro 3.098,00 di multa) la pena di mesi quattro di reclusione inflitta in primo grado con i doppi benefici di legge.
Avverso la citata sentenza ha proposto ricorso per cassazione Pa. Ta., il quale lamenta violazione di legge, in quanto il reato di cui all'art. 14 della legge n. 230 del 1998 è stato implicitamente abrogato a seguito dell'entrata in vigore d…

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