Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20873 del 26 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:20873PEN

Massima

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Il diritto di cronaca giudiziaria, anche solo in forma putativa, può essere legittimamente esercitato dal giornalista che, pur non essendo in grado di verificare personalmente la veridicità dei fatti riferiti, abbia comunque adottato le dovute cautele nella redazione dell'articolo, come l'utilizzo del condizionale e l'esplicita attribuzione delle dichiarazioni alla fonte informativa, rappresentata da un soggetto processualmente interessato, come un avvocato di parte civile. In tali casi, il giornalista non può essere ritenuto responsabile per la diffusione di notizie rivelatesi false, in quanto ha agito nel rispetto dei doveri di probità, lealtà e correttezza imposti dalla deontologia professionale, senza poter effettuare ulteriori verifiche a causa dell'impossibilità di accedere a informazioni riservate, come quelle relative a udienze celebratesi a porte chiuse. Il bilanciamento tra l'interesse pubblico alla diffusione della notizia e il rispetto del dovere di verità impone di escludere la responsabilità del giornalista che, pur non essendo in grado di accertare personalmente la veridicità dei fatti, abbia comunque adottato le cautele necessarie per segnalare l'incertezza della fonte e la natura presunta delle informazioni riportate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/04/2019 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;
lette le conclusioni del Procuratore generale, Dott.ssa LUCIA ODELLO, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 30/04/2019 la Corte d'appello di Roma, in riforma della decisione di primo gra…

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