Il giudice amministrativo è competente a conoscere della domanda di risarcimento del danno derivante dall'annullamento di un provvedimento amministrativo, in quanto la tutela risarcitoria contro l'agire illegittimo della pubblica amministrazione spetta al giudice amministrativo nell'ambito della sua giurisdizione esclusiva, salvo i casi marginali in cui il diritto del privato non sopporti compressione per effetto di un potere esercitato in modo illegittimo o, se lo sopporti, quando l'azione della pubblica amministrazione non trovi rispondenza in un precedente esercizio del potere, riconoscibile come tale perché a sua volta deliberato nei modi e in presenza dei requisiti richiesti per valere come atto o provvedimento e non come mera via di fatto. Pertanto, la pubblica amministrazione deve essere convenuta davanti al giudice ordinario solo nelle ipotesi in cui l'azione risarcitoria costituisca reazione alla lesione di diritti incomprimibili o quando la lesione del patrimonio del privato sia l'effetto indiretto di un esercizio illegittimo o mancato di poteri ordinati a tutela del privato; negli altri casi, in cui la situazione soggettiva si presenti come interesse legittimo, la tutela risarcitoria va chiesta al giudice amministrativo in sede di giurisdizione esclusiva, in applicazione della disciplina di cui al decreto legislativo n. 80 del 1998, articolo 35, comma 4, e successive modificazioni.