Il silenzio serbato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali sulla richiesta di nulla-osta paesaggistico relativa a un immobile realizzato in assenza di titolo edilizio in area soggetta a vincolo, deve essere interpretato come parere contrario, sicché spetta all'interessato attivarsi diligentemente per ottenere l'avviso favorevole, in difetto del quale l'Amministrazione è legittimata a rigettare l'istanza di condono edilizio per incompletezza della documentazione. L'Amministrazione, inoltre, è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento di rigetto, il quale assolve la funzione di preavviso di rigetto, purché in esso siano esplicitate puntualmente le ragioni che condurranno al diniego successivamente disposto. La disciplina del condono edilizio di cui all'art. 32 del d.l. n. 269/2003, conv. in l. n. 326/2003, trova generale applicazione anche nella Regione Siciliana, fatte salve alcune questioni interpretative. Spetta al giudice dell'esecuzione penale, e non al giudice amministrativo, il potere-dovere di accertare i tempi di definizione del procedimento amministrativo volto all'esecuzione dell'ordine di demolizione di un immobile abusivo impartito con sentenza penale di condanna, atteso che in tal caso il Comune non dispone alcuna demolizione, ma si limita a dare concreta esecuzione alla pronuncia giurisdizionale.