Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35624 del 18 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:35624PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno può essere applicata dal giudice di merito sulla base di una motivazione adeguata e non meramente apparente, che evidenzi la sussistenza di consistenti indizi di appartenenza del soggetto a un'organizzazione criminale e la sua perdurante pericolosità sociale, anche valorizzando le ammissioni rese dallo stesso in sede di cognizione, qualora queste siano ritenute implausibili e finalizzate a mere esigenze utilitaristiche, senza fornire elementi utili a chiarire le dinamiche interne del sodalizio criminoso. Il sindacato di legittimità sulla decisione di applicazione della misura di prevenzione è limitato alla verifica della violazione di legge, non essendo deducibile il vizio di motivazione, salvo che questa non sia del tutto carente o meramente apparente, traducendosi in violazione dell'obbligo di provvedere con decreto motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso il decreto n. 21 del 16/11/2010 della Corte di appello di Napoli - sezione misure di prevenzione.

Letti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. Beltrani;

lette le conclusioni del pubblico ministero, in persona del sost. proc. gen. dott. STABILE Carmine, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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