Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 1056 del 2014

ECLI:IT:TARBA:2014:1056SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il proprietario di un fondo ha il diritto di recintare il proprio terreno, nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni urbanistiche, senza che l'amministrazione comunale possa opporsi arbitrariamente a tale attività, salvo il caso in cui sussistano prevalenti esigenze pubbliche, debitamente motivate e conformi alla legge, che giustifichino l'adozione di provvedimenti inibitori. L'amministrazione comunale, nel valutare la conformità della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presentata dal proprietario per la realizzazione della recinzione, deve limitarsi a verificare la rispondenza dell'intervento agli strumenti urbanistici vigenti e alla normativa applicabile, senza poter sindacare discrezionalmente l'esercizio del diritto di proprietà, a meno che non sussistano specifiche ragioni di interesse pubblico, adeguatamente rappresentate e ponderate. Qualora il proprietario presenti una nuova SCIA che recepisca le prescrizioni indicate dall'amministrazione, quest'ultima non può più opporsi all'esecuzione dei lavori, salvo l'eventuale successivo esercizio del potere di autotutela, debitamente motivato. Il diritto del proprietario di recintare il proprio fondo, nel rispetto delle norme, costituisce un principio generale dell'ordinamento, che non può essere arbitrariamente compresso dall'amministrazione comunale, se non per ragioni di preminente interesse pubblico, adeguatamente rappresentate e ponderate.

Sentenza completa

N. 01167/2011
REG.RIC.

N. 01056/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01167/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1167 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Giovanni Palmitessa, Filomena Curci, rappresentati e difesi dall'avv. Nicolo' Mastropasqua, con domicilio eletto presso Piero Lorusso in Bari, via P. Amedeo, n. 234;

contro

Comune di Barletta, rappresentato e difeso dagli avv. Domenico Cuocci Martorano, Isabella Palmiotti, con domicilio eletto presso Domenico Cuocci Martorano in Bari, nello studio dell’avv. Raffaele De Robertis, via Davanzati n. 33;

per l’annullamento

1) dell’ordinanza del Dirigente del Settore Edilizia Pubblica e Privata del Comune di Barletta prot. n. 2865 …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.