Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società contro il diniego del Comune di Milano di adottare un'ordinanza contingibile e urgente per lo sgombero di un immobile occupato abusivamente, ha rilevato che, nelle more del giudizio, la società ricorrente era riuscita a raggiungere un accordo transattivo con gli occupanti, ottenendone il rilascio dell'immobile. Pertanto, il Tribunale ha dichiarato il ricorso improcedibile, in quanto venuto meno l'interesse della società alla decisione, compensando le spese di lite. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, in presenza di una controversia amministrativa relativa a un provvedimento di diniego di adozione di un'ordinanza contingibile e urgente per lo sgombero di un immobile occupato abusivamente, il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a ottenere la decisione, a seguito del raggiungimento di un accordo transattivo con gli occupanti che ha portato al rilascio dell'immobile, determina l'improcedibilità del ricorso e la compensazione delle spese di lite. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta raggiunto l'obiettivo perseguito dalla parte ricorrente, ovvero il rilascio dell'immobile, viene meno l'interesse all'annullamento del provvedimento impugnato, rendendo il ricorso privo di utilità pratica. In tali casi, il Giudice Amministrativo, preso atto della volontà della parte ricorrente di rinunciare alla decisione, dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite, in applicazione dei principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è, pertanto, la seguente: Il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a ottenere l'annullamento di un provvedimento di diniego di adozione di un'ordinanza contingibile e urgente per lo sgombero di un immobile occupato abusivamente, a seguito del raggiungimento di un accordo transattivo con gli occupanti che ha portato al rilascio dell'immobile, determina l'improcedibilità del ricorso amministrativo e la compensazione delle spese di lite, in applicazione dei principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo.