Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30414 del 14 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:30414PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. può configurarsi attraverso una molteplicità di contributi che, sul piano probatorio, costituiscono indici rivelatori dell'esistenza del vincolo associativo, tutti contrassegnati dalla "messa a disposizione" del singolo a favore dell'associazione. La condotta partecipativa non si esaurisce in una mera adesione formale, ma richiede l'effettiva prestazione di un contributo, anche minimo e di qualsiasi forma e contenuto, purché destinato a fornire efficacia al mantenimento in vita della struttura o al perseguimento degli scopi dell'associazione. Nel caso dell'associazione di tipo mafioso, il contributo partecipativo può consistere anche nella dichiarata disponibilità del singolo a porre in essere attività delittuose necessarie per il perseguimento dei fini dell'organizzazione, indipendentemente dalla prova di una formale iniziazione, rappresentando tale disponibilità un univoco sintomo di inserimento strutturale nella compagine associativa. L'appartenenza all'associazione può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti al fenomeno della criminalità organizzata di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi la partecipazione, purché si tratti di indizi gravi e precisi, idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo. La circostanza aggravante prevista dall'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, convertito nella l. n. 203 del 1991, richiede, per la sua configurazione, il dolo specifico di favorire l'associazione, con la conseguenza che tale fine deve essere l'obiettivo "diretto" della condotta, non rilevando possibili vantaggi indiretti né il semplice scopo di favorire un esponente di vertice della cosca, indipendentemente da ogni verifica in merito all'effettiva ed immediata coincidenza degli interessi del capomafia con quelli dell'organizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;

avverso l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria, sezione del riesame, n. 844/2014, in data 13.08.2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Andrea Pellegrino;

udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. Spinaci Sante che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sent…

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