Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42761 del 13 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:42761PEN

Massima

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La mancanza di una motivazione adeguata e correlata al caso specifico in esame, tale da rendere la decisione impugnata priva di una valida giustificazione logico-giuridica, comporta l'annullamento della sentenza con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello competente per il nuovo giudizio. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la motivazione della sentenza di appello deve essere puntualmente riferita al caso concreto oggetto di impugnazione, senza alcun riferimento a fattispecie o imputati diversi. L'assenza di una motivazione adeguata e pertinente al caso in esame, tale da rendere la decisione priva di una valida giustificazione logico-giuridica, determina l'annullamento della sentenza con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello competente per il nuovo giudizio. Tale principio si fonda sull'obbligo di motivazione sancito dall'art. 111 della Costituzione, quale garanzia del diritto di difesa e del controllo sulla correttezza e logicità del processo decisionale del giudice. La motivazione deve essere specifica, congrua e coerente rispetto alle questioni effettivamente dedotte e discusse nel giudizio, senza alcun riferimento a fattispecie o imputati diversi, pena l'integrale assenza della stessa e, conseguentemente, l'annullamento della sentenza. Il giudice di legittimità, nel verificare la sussistenza di una motivazione adeguata, deve accertare che essa sia logicamente e giuridicamente coerente con il caso concreto oggetto di impugnazione, senza alcun riferimento a elementi estranei o fattispecie diverse. Solo in tal modo può ritenersi rispettato il principio di correlazione tra accusa e sentenza, a garanzia del diritto di difesa dell'imputato e della correttezza del procedimento. L'annullamento con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello competente per il nuovo giudizio rappresenta la conseguenza necessaria dell'integrale assenza di motivazione, al fine di consentire una nuova valutazione del caso nel rispetto dei principi di cui all'art. 111 Cost. e delle garanzie del giusto processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LEO Gugliel - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. BASSI A. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5964/2012 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 29/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/09/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATERNO' RADDUSA BENEDETTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) del foro di (OMISSIS), d'uff…

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