La definizione agevolata delle controversie relative al pagamento dei canoni di concessione demaniale marittima per finalità turistico-ricreative, prevista dall'art. 100, commi 7-10, del d.l. n. 104/2020, conv. in l. n. 126/2020, comporta la sopravvenuta carenza di interesse del concessionario all'accertamento dell'illegittimità del provvedimento di decadenza dalla concessione adottato per morosità nel pagamento dei canoni, in quanto la definizione della controversia mediante il versamento di una percentuale dei canoni dovuti pone fine al contenzioso, sia in sede amministrativa che giurisdizionale, senza che residui un interesse all'accertamento dell'illegittimità del provvedimento di decadenza, né a fini di annullamento, né a fini risarcitori. L'istituto della definizione agevolata, infatti, è volto a ridurre il contenzioso relativo alle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative derivante dall'applicazione dei criteri per il calcolo dei canoni, e tale finalità verrebbe frustrata ove fosse ammessa la possibilità di far valere pretese risarcitorie successive alla definizione della controversia. Pertanto, in presenza della definizione agevolata, l'appello avverso il provvedimento di decadenza dalla concessione deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.