Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42304 del 9 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:42304PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il delitto di associazione per delinquere ex art. 416 c.p. si configura quando vi è un programma criminoso indeterminato, da realizzare attraverso una struttura appositamente organizzata a tale scopo, caratterizzata dalla permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente ed al di fuori dell'effettiva commissione dei singoli reati programmati. Ciò si verifica anche quando l'associazione si innesta su un'organizzazione preesistente, come un ente pubblico, purché essa goda di una distinta ed autonoma operatività rispetto alle finalità lecite o istituzionali dell'organizzazione di partenza. La prova dell'esistenza di tale struttura associativa autonoma può desumersi da un meccanismo collaudato di condotte illecite, volte a convogliare indebitamente finanziamenti pubblici verso determinati professionisti, attraverso procedure di gara dall'esito predeterminato, anche se caratterizzate da variabili volte a mascherare il disegno criminoso unitario. In tale contesto, il ruolo di vertice e di effettivo ispiratore delle condotte illecite rivestito da un soggetto, che ha instaurato una rete di collegamenti con i soggetti esterni favoriti, giustifica l'applicazione di una misura cautelare personale, in quanto sussiste il concreto e attuale pericolo di reiterazione criminosa, anche nell'ipotesi di sospensione dagli incarichi pubblici ricoperti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa il 06/03/2014 dal Tribunale di Messina;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PINELLI Mario che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita', in subordine il rigetto, del ricorso;

udito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS)…

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