Il rilascio di una concessione edilizia in assenza di uno strumento urbanistico attuativo è legittimo qualora l'area risulti già urbanizzata e dotata delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria necessarie all'armonico inserimento dell'intervento edilizio nel tessuto urbano preesistente, in applicazione degli artt. 17 e 41-quinquies della legge urbanistica n. 1150/1942, senza che sia necessaria la preventiva approvazione di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata. Tuttavia, l'amministrazione comunale, nel valutare la possibilità di rilasciare la concessione edilizia in assenza di piano attuativo, deve effettuare una puntuale analisi della situazione urbanistica ed edilizia complessiva della zona, tenendo conto anche della necessità di reperire ulteriori aree per servizi pubblici, al fine di garantire un ordinato sviluppo del territorio. Nell'esercizio del potere di autotutela per l'annullamento di una concessione edilizia già rilasciata, l'amministrazione deve motivare adeguatamente in merito alla sussistenza di un interesse pubblico attuale e concreto, diverso dal mero ripristino della legalità, che giustifichi il sacrificio imposto al privato, valutando altresì la proporzionalità e l'adeguatezza dello strumento utilizzato rispetto agli interessi in gioco e agli affidamenti suscitati nel privato.