Il vincolo associativo stabile, l'indeterminatezza del programma criminoso e la struttura organizzativa adeguata a realizzare gli obiettivi illeciti costituiscono i requisiti essenziali per la configurazione del reato di associazione a delinquere finalizzata all'acquisizione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, anche quando il sodalizio criminoso si basi su legami familiari e di fiducia reciproca tra i membri, i quali assicurino la prosecuzione dell'attività illecita anche in caso di arresto di alcuni di loro. La partecipazione all'associazione può essere desunta da plurimi elementi probatori, come le risultanze delle intercettazioni telefoniche e i relativi riscontri, che dimostrino il coinvolgimento dell'imputato in episodi di ricezione e cessione di stupefacenti finalizzati al raggiungimento degli scopi del gruppo criminale. L'imputato che abbia concordato la pena ai sensi dell'art. 599 c.p.p. è precluso dal rimettere in discussione la sussistenza del reato e la sua attribuibilità, salvo che non si tratti di questioni rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del processo o di vizi afferenti lo stesso procedimento di definizione concordata.