Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47772 del 22 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:47772PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il ricorso avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare custodiale, divenuta inefficace nel corso del giudizio, è inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora l'interessato non abbia formulato una specifica e motivata deduzione, idonea a evidenziare in termini concreti il pregiudizio che deriverebbe dal mancato conseguimento della riparazione per ingiusta detenzione ai sensi dell'art. 314 c.p.p. La sopravvenuta carenza di interesse non configura un'ipotesi di soccombenza, sicché il ricorrente non deve essere condannato né alle spese processuali né a sanzioni pecuniarie. Il principio di diritto si fonda sulla necessità di tutelare il diritto di difesa dell'imputato, garantendo la possibilità di ottenere la riparazione per l'eventuale ingiusta privazione della libertà personale, pur in assenza di una pronuncia favorevole sulla legittimità della misura cautelare. Tuttavia, tale interesse deve essere specificamente dedotto e motivato dall'interessato, al fine di evitare l'inammissibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in linea con l'orientamento giurisprudenziale consolidato delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

MA. MA. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 14-9-11 del tribunale di Milano, sezione 12 penale.

Visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il procedimento.

Udita la relazione fatta dal consigliere, dott. ((omissis)).

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, dr.ssa CESQUI Elisabetta, che ha concluso per la inammissibilita' del ric…

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