Il possesso del mezzo utilizzato per la commissione di un reato, unitamente ad altri elementi indiziari, può costituire prova sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, anche in assenza di riconoscimento diretto da parte di testimoni oculari, purché il ragionamento del giudice di merito sia logico, completo e non contraddetto da emergenze processuali. L'irregolarità della notifica della citazione al solo difensore, anziché all'imputato, non determina necessariamente la nullità assoluta dell'atto, essendo sufficiente che la violazione non abbia impedito la conoscenza effettiva dell'atto da parte del destinatario. L'aggravante della destrezza nel reato di furto può essere ritenuta in presenza di modalità esecutive idonee ad eludere la vigilanza della persona offesa, come l'utilizzo di una porta secondaria per asportare la refurtiva. Il termine di prescrizione del reato di furto aggravato, punito con pena edittale massima fino a sei anni, è di quindici anni, in applicazione del vecchio regime della prescrizione.