Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10154 del 11 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:10154PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di conferma della custodia cautelare in carcere, afferma che: La chiamata in correità dell'indagato, se riscontrata da altri elementi probatori come i tabulati telefonici e le videoriprese, costituisce un grave indizio di colpevolezza idoneo a giustificare l'applicazione della misura cautelare, anche in assenza delle dichiarazioni della persona offesa, la cui posizione di indagato non era ancora emersa al momento della loro assunzione. L'obbligo di trasmissione al tribunale del riesame previsto dall'art. 309 c.p.p., comma 5, riguarda solo gli atti selezionati dal P.M. a sostegno della richiesta di misura cautelare e gli elementi a favore dell'indagato, mentre non sussiste l'onere di trasmettere tutto il contenuto del fascicolo processuale, come i tabulati telefonici e le videoriprese, se il loro contenuto è già riportato nell'informativa di polizia giudiziaria. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare è limitato alla verifica della logicità e congruità delle argomentazioni, senza possibilità di riesaminare l'adeguatezza delle stesse o la loro rispondenza alle acquisizioni processuali, essendo tali valutazioni riservate in via esclusiva al giudice di merito. Pertanto, la motivazione del tribunale in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari, alla loro attualità e all'adeguatezza della misura della custodia cautelare in carcere, risulta immune da vizi logico-giuridici, avendo il giudice adeguatamente valorizzato la spiccata pericolosità degli indagati, desunta dalla gravità e modalità di commissione del reato, dai precedenti penali e dalla mancanza di redditi leciti, nonché dall'assenza di segnali di resipiscenza, tali da rendere inidonea una misura meno afflittiva come gli arresti domiciliari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/11/2015 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. SGADARI Giuseppe;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo il rigetto del…

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