La natura demaniale di un bene pubblico non impedisce la costituzione di diritti reali o personali di godimento in favore di privati, purché ciò avvenga mediante concessione amministrativa e non con contratti di diritto privato. È consentito collegare la concessione ad un atto negoziale precedente, quale parte integrante dell'attività concessoria, a condizione che tale atto negoziale rispetti i requisiti di forma scritta e delibera comunale previsti per gli accordi di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990. In assenza di tali requisiti, l'accordo negoziale non può ritenersi perfezionato in modo vincolante tra le parti, con la conseguenza che il Comune non può pretendere il pagamento di un corrispettivo pattuito a titolo di controprestazione per il godimento del bene demaniale, né può agire in via sussidiaria per l'arricchimento senza causa, dovendo in tal caso provare in modo specifico ed analitico l'effettiva diminuzione patrimoniale subita e il correlativo arricchimento ingiustificato della controparte.