Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28347 del 28 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28347PEN

Massima

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Il possesso di un documento d'identità recante la foto del possessore con false generalità integra il reato di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p. di contraffazione di documento, in quanto la presenza della effige del possessore sul documento falso costituisce una considerevole efficacia indiziaria in ordine alla sua partecipazione alla condotta di contraffazione, pur potendosi ipotizzare in astratto che il soggetto in possesso del documento falso riportante la propria fotografia non abbia concorso alla contraffazione. Tuttavia, la possibilità di dedurre l'erronea qualificazione giuridica del fatto in sede di ricorso per cassazione avverso la sentenza di applicazione della pena concordata è limitata ai soli casi di errore manifesto, con conseguente inammissibilità della denuncia di errori valutativi in diritto che non risultino evidenti dal testo del provvedimento impugnato. Pertanto, la qualificazione giuridica diversamente attribuita al fatto per cui si procede nella sentenza di applicazione concordata della pena non è sindacabile in sede di legittimità, salvo il caso di errore manifesto, in quanto l'art. 448, comma 2-bis, c.p.p. ha circoscritto l'ambito delle questioni deducibili con il ricorso per cassazione avverso tale tipologia di sentenza, limitando i motivi di impugnazione a quelli attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto e all'illegalità della pena o della misura di sicurezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI TRENTO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/11/2018 del Tribunale di Trento;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TUDINO Alessandrina;
letta la requisitoria del Procuratore generale, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio;
letta la memoria…

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