Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 13941 del 3 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13941PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di detenzione di sostanze stupefacenti sussiste non solo quando vi è un collegamento causale tra le condotte dei concorrenti, ma anche quando uno di essi presta un ausilio necessario, come l'occultamento della droga, o agevola e facilita il conseguimento dell'obiettivo finale. Pertanto, la mera confessione di uno dei concorrenti circa la proprietà e la destinazione personale della droga rinvenuta non è sufficiente a escludere la responsabilità degli altri concorrenti, qualora siano presenti elementi oggettivi, come la quantità, la qualità e l'eterogeneità delle sostanze stupefacenti sequestrate, che possano far ritenere la finalità di spaccio. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato di concorso, deve pertanto considerare non solo le dichiarazioni dei coinvolti, ma anche tutti gli altri elementi di prova emersi dalle indagini, senza limitarsi a una valutazione parziale e contraddittoria della realtà fenomenica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVARESE Francesco - Consigliere

Dott. KOVERECH Oscar - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI BARI;

avverso la Sentenza emessa in data 12.11.2004 dal GIP presso il Tribunale di Bari che dichiarava non luogo a procedere;

nei confronti di:

PA. To., con la formula "per non aver commesso il fatto" in ordine all'imputazione del reato di cui agli articoli 110, 81 cpv. c.p., Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del …

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