Consiglio di Stato sentenza breve n. 5066 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:5066SENB

Massima

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Il titolare di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande non può occupare abusivamente il suolo pubblico antistante il locale senza il possesso di un'apposita concessione rilasciata dall'amministrazione comunale. In caso di accertata occupazione abusiva, il sindaco può ordinare l'immediato ripristino dello stato dei luoghi e la chiusura dell'esercizio per un periodo non inferiore a cinque giorni, in applicazione dell'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009, senza alcun margine di discrezionalità. Il titolo concessorio rilasciato dall'amministrazione comunale a favore di un terzo soggetto per l'occupazione di suolo pubblico non può essere invocato dall'interessato a giustificazione della propria occupazione abusiva, in quanto il titolo concessorio ha natura strettamente personale e non è cedibile a terzi. L'accertamento effettuato dagli agenti di polizia municipale in ordine all'occupazione abusiva del suolo pubblico e all'utilizzo dello stesso per fini commerciali gode di fede privilegiata, salvo prova contraria fornita dall'interessato, il quale ha l'onere di provare l'esistenza di un valido titolo autorizzativo.

Sentenza completa

N. 07229/2014
REG.RIC.

N. 05066/2014REG.PROV.COLL.

N. 07229/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 7229 del 2014, proposto da:
D'ARIANO GABRIELE, in proprio e quale titolare dell'omonima ditta individuale, rappresentato e difeso dagli avv. Claudio Coppacchioli e Eugenio Galassi, con domicilio eletto presso l’avv. Claudio Coppacchioli in Roma, via Giacinto Carini, n. 32;

contro

ROMA CAPITALE, in persona del sindaco in carica, rappresentata e difesa dagli avv. Rosalda Rocchi e Alessandro Rizzo, con i quali è elettivamente domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. LAZIO – ROMA, Sez. I…

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