Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49718 del 30 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:49718PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare la pena complessiva per il reato in continuazione, deve motivare in modo distinto e analitico l'aumento di pena per ciascun reato satellite, anche quando il reato satellite, per effetto dell'applicazione dell'istituto della continuazione, subisce una modifica della cornice edittale di riferimento, passando da quella propria della norma incriminatrice speciale a quella dell'aumento fino al triplo di cui all'art. 81 c.p., commi 1 e 2. Una motivazione generica e sintetica, come l'utilizzo della mera espressione "si stima equo", non è sufficiente a soddisfare l'obbligo motivazionale richiesto dalla giurisprudenza di legittimità, la quale ha affermato che, ove riconosca la continuazione tra reati, il giudice deve calcolare e motivare l'aumento di pena in modo distinto per ognuno dei reati satellite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - rel. Consigliere

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/04/2022 del TRIBUNALE di NAPOLI NORD;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RUSSO CARMINE;
lette le conclusioni del PG, Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 20 aprile 2022 il Tribunale di Napoli Nord, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha accolto l'istanza di (OMISSIS) di applicazione della disciplina della continuazione tra due sentenze di condanna…

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