Il parere negativo della Soprintendenza e il conseguente diniego di autorizzazione paesaggistica da parte del Comune sono illegittimi per difetto istruttorio e motivazionale, in quanto: 1. La Soprintendenza ha adottato un parere contraddittorio, non chiarendo le ragioni per cui, a distanza di pochi anni, è mutato il suo giudizio sull'impatto paesaggistico dell'intervento, nonostante in precedenza avesse ritenuto che l'edificio si inserisse in un contesto urbanizzato con fabbricati di pari o superiore altezza. Pertanto, l'Amministrazione aveva un onere motivazionale rafforzato, a cui non ha adeguatamente assolto. 2. La Soprintendenza non ha adeguatamente motivato in merito al fatto che l'altezza della sopraelevazione non supererebbe quella del "torrino scala" esistente, elemento rilevante ai fini della valutazione paesaggistica. 3. I rilievi della Soprintendenza circa la mancata dimostrazione della liceità delle preesistenze appaiono generici e non incidenti sull'aspetto paesaggistico, che è l'unico ambito di competenza dell'Organo di tutela ai sensi dell'art. 146, comma 8, del D.Lgs. n. 42/2004. Pertanto, il parere negativo della Soprintendenza e il conseguente diniego di autorizzazione paesaggistica da parte del Comune devono essere annullati per difetto istruttorio e motivazionale, in quanto l'Amministrazione non ha adeguatamente giustificato il mutamento di valutazione sull'impatto paesaggistico dell'intervento e non ha motivato in modo sufficiente gli altri profili di censura.