Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30945 del 3 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:30945PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di stampo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. può essere desunta anche da indicatori fattuali idonei a dare dimostrazione certa della costante permanenza del vincolo associativo, senza che la condotta partecipativa debba necessariamente assumere forme e contenuti predeterminati, potendo essa variare in relazione al ruolo e ai compiti svolti dal partecipe nell'ambito dell'organizzazione criminale. Pertanto, la condotta di un soggetto che, pur svolgendo in proprio una limitata attività di spaccio di stupefacenti, risulti inserito in modo stabile e consapevole nella struttura organizzativa dell'associazione mafiosa, fornendo un contributo concreto e volontario alla realizzazione dei suoi scopi criminosi, integra la fattispecie di partecipazione al sodalizio di cui all'art. 416-bis c.p. Analogamente, il concorso esterno nel reato associativo di cui all'art. 416-bis c.p. è configurabile quando il soggetto, pur non facendo parte in modo stabile della compagine associativa, fornisce un contributo consapevole e volontario, di effettiva rilevanza causale, al rafforzamento o alla conservazione delle capacità operative del sodalizio mafioso. Tali contributi possono concretizzarsi in una pluralità di condotte, anche di natura meramente organizzativa o logistica, purché finalizzate al perseguimento degli scopi criminosi dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AD. RA. N. IL (OMESSO);

2) FA. AN. N. IL (OMESSO);

3) GA. LE. N. IL (OMESSO);

4) TI. TO. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 469/2008 CORTE APPELLO di BARI, del 04/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO PALLA;

udito il P.G. in persona del Dott. BAGLIONE Tindari che …

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