Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1586 del 14 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:1586PEN

Massima

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Il metodo mafioso può essere ravvisato quando l'azione criminosa, pur non essendo finalizzata all'agevolazione di un'associazione mafiosa, sia comunque connotata da modalità evocative della capacità di intimidazione e di assoggettamento tipiche di un sodalizio mafioso, tali da incidere sulla libertà di determinazione della vittima. Pertanto, l'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. è applicabile anche quando l'atto intimidatorio, pur non essendo diretto a favorire gli interessi di una specifica cosca, sia comunque espressione del metodo mafioso, in quanto idoneo a creare nella vittima una condizione di soggezione derivante dal prospettato pericolo di trovarsi a fronteggiare le prevaricazioni di un gruppo criminale organizzato, piuttosto che di un singolo delinquente. Ciò si verifica, ad esempio, quando l'azione delittuosa sia preceduta da condotte evocative di dinamiche criminali e di rapporti con esponenti di spicco della criminalità organizzata, ovvero quando le modalità dell'atto intimidatorio siano di per sé connotate dalla tipicità dell'agire mafioso. In tali ipotesi, l'aggravante può trovare applicazione anche in assenza di una dimostrata affiliazione dell'autore a un'associazione mafiosa, essendo sufficiente che la condotta sia idonea a sfruttare il timore reverenziale derivante dalla fama criminale dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI R. G. - Presidente

Dott. RICCIARELLI M. - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GIORGI M. S. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/12/2019 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Massimo Ricciarelli;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Molino Pietro, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto …

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