Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare l'ordinanza di sgombero emessa dal Comune di Carinola nei confronti dell'Organizzazione di volontariato Sicurezza Sociale - Associazione di Protezione Civile ONLUS, afferma il seguente principio di diritto: Il Sindaco, quale Ufficiale di Governo, può adottare ordinanze contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica, ma tali provvedimenti possono essere adottati solo in presenza di una situazione di carattere eccezionale ed imprevista, costituente concreta minaccia per la pubblica incolumità, e devono essere fondati su prove concrete, non su mere presunzioni. Le ordinanze sindacali, incidendo sulla sfera generale di libertà dei singoli e delle comunità amministrate, devono rispettare il principio di legalità sostanziale posto alla base dello Stato di diritto, potendo derogare alla normativa primaria solo in maniera temporalmente delimitata e nei limiti della concreta situazione di fatto che si intende fronteggiare. Inoltre, il Tribunale chiarisce che le acque di dilavamento dei piazzali adibiti a parcheggio non possono essere automaticamente equiparate agli scarichi industriali, in assenza di una specifica previsione normativa che lo consenta. La qualificazione di un refluo come "industriale" ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 deve infatti fondarsi su un criterio sostanziale relativo alla qualità del refluo stesso, non su mere presunzioni o equiparazioni operate in via amministrativa. L'annullamento giurisdizionale di una deliberazione regionale che aveva operato tale equiparazione ripristina la situazione precedente, non consentendo di qualificare le acque di dilavamento dei parcheggi come scarichi industriali.