Le dichiarazioni spontanee rese da un indagato alla polizia giudiziaria senza l'assistenza del difensore, anche se non verbalizzate ma raccolte in un'annotazione di servizio o in un'informativa di reato, sono utilizzabili nel giudizio abbreviato, purché sia possibile accertare la libera decisione del dichiarante di renderle. La mancata redazione del verbale da parte della polizia giudiziaria costituisce infatti una mera irregolarità, non una causa di nullità, sempre che siano precisamente individuati il pubblico ufficiale che ha formato l'atto contenente tali dichiarazioni e i soggetti da cui queste ultime provengono. Inoltre, la condanna può fondarsi anche su altre prove, come le dichiarazioni di terzi, purché il giudice abbia motivato in modo logico e coerente il proprio convincimento sulla base di una pluralità di elementi plausibili. L'imputato che abbia erroneamente ritenuto valido un titolo abilitativo militare per il trasporto dell'arma, versando in un errore di diritto ai sensi dell'art. 5 c.p., non può invocare l'inutilizzabilità delle sue precedenti dichiarazioni spontanee.