Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10468 del 9 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:10468PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza illecita, unito all'omessa o non attendibile indicazione della sua provenienza, costituisce prova sufficiente dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione, in quanto tale comportamento è logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. L'imputato non ha l'onere di provare la propria estraneità al reato, essendo invece onere degli inquirenti ricercare la prova della sua colpevolezza. Tuttavia, il silenzio dell'imputato o la sua scelta di non rivelare l'identità di chi gli ha ceduto il bene non possono condizionare il giudizio del giudice, il quale può legittimamente desumere la consapevolezza della provenienza illecita dalla condotta omissiva o non credibile dell'imputato. Inoltre, tale atteggiamento omertoso, ove ne sussistano i presupposti, può integrare gli estremi del reato di favoreggiamento. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di ricettazione, la prova dell'elemento soggettivo può essere raggiunta anche sulla base dell'omessa o non attendibile indicazione della provenienza del bene ricevuto, in quanto tale comportamento è logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede, senza che l'imputato possa invocare l'inversione dell'onere della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

ME. FR., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 27/02/2008 della Corte di Appello di Catania;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

Sentite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza del 27/2/20…

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