Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5291 del 11 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:5291PEN

Massima

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La detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, essendo un illecito amministrativo e non più un reato, non richiede all'imputato l'onere di provare rigorosamente la destinazione ad uso personale, bensì grava sull'accusa l'onere di dimostrare la finalità di spaccio. In assenza di una prova certa della finalità di cessione a terzi, il giudice deve assolvere l'imputato, non potendo capovolgersi l'onere probatorio a suo carico. Pertanto, il giudice deve valutare attentamente tutti gli elementi di fatto, oggettivi e soggettivi, emersi dal processo, senza imporre all'imputato l'obbligo di fornire una prova rigorosa della destinazione ad uso personale della sostanza stupefacente detenuta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBA Tito - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ro. En. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del 07/06/2007 della Corte di appello di L'Aquila;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito il difensore, Avv. ((omissis)), che ha insistito nell'accoglimento del ricor…

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