Il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza adottato dalla Prefettura ai sensi dell'art. 23, comma 1, lett. a) del d.lgs. 142/2015 deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della legge n. 241/1990, salvo che non ricorrano "ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento". Tali ragioni non possono essere meramente generiche o apodittiche, ma devono essere adeguatamente motivate, tenuto conto che la notifica del provvedimento può intervenire anche a distanza di tempo. Inoltre, nell'adozione del provvedimento di revoca, l'amministrazione è tenuta a valutare la situazione personale del richiedente, con particolare riferimento alle condizioni di cui all'art. 17 del d.lgs. 142/2015, senza poter procedere in modo automatico sulla base della sola segnalazione di allontanamento dalla struttura di accoglienza. Il mancato rispetto di tali prescrizioni comporta l'illegittimità del provvedimento di revoca per violazione di legge ed eccesso di potere.