Cassazione penale Sez. II sentenza n. 56645 del 17 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:56645PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare l'ordinanza di riesame relativa a un provvedimento di sequestro preventivo, può sindacare esclusivamente la violazione di legge, riscontrabile solo in caso di assenza assoluta di motivazione o di motivazione meramente apparente, non potendo invece valutare la fondatezza dell'accusa. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile quando l'ordinanza impugnata contenga un'adeguata e puntuale motivazione in ordine alla sussistenza del fumus commissi delicti e del periculum in mora, anche in relazione all'elemento soggettivo del reato, senza che il giudice di merito sia tenuto a confutare specificamente tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che abbia esaminato e disatteso le doglianze proposte.

Sentenza completa

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/06/2018 del TRIBUNALE di TRAPANI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. CENNICOLA Elisabetta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 5/6/2018, il Tribunale di Trapani, decidendo in sede di riesame, confermava il decreto di sequestro preventivo emesso dal G.i.p. dello stesso Tribunale il 17/4/2018, avente ad oggetto un'area demaniale data in concessione alla s.r.l. (OMISSIS), il cui amministratore unico (OMISSIS) e' sottoposto ad indagini per i reati di cui agli articoli 54 e 1161 c.n., articolo 110 c.p. e Decreto Legislativo n. 42 del 2004, articolo 181, articoli 110 e 635 c.…

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