Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44990 del 6 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:44990PEN

Massima

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Il reato di tratta di persone finalizzata allo sfruttamento sessuale si configura quando un soggetto, inserito in una struttura criminale organizzata su base transnazionale, recluta, trasporta, trasferisce, accoglie o ospita una o più persone, approfittando del loro stato di vulnerabilità e sottoponendole a condizioni di sfruttamento, anche mediante l'utilizzo di riti voodoo per condizionarne la volontà. Tale condotta è punita anche quando si accompagna al reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, in quanto i due reati, pur tutelando beni giuridici distinti, concorrono nella realizzazione della medesima attività criminosa. Ai fini della determinazione della pena, il giudice deve valutare la gravità e la reiterazione temporale delle condotte, senza che sia necessaria una specifica motivazione per l'irrogazione di una pena al di sotto della media edittale, essendo sufficiente il richiamo al criterio di adeguatezza della sanzione. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con il riferimento a un solo elemento rilevante tra quelli indicati dall'art. 133 c.p., senza che sia necessaria una valutazione analitica di tutte le deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/04/2019 della CORTE ASSISE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELE CAPPUCCIO;
lette le conclusioni, rassegnate ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, del Pubblico Ministero, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 3 aprile 2019 la Corte di assise di appello di Palermo ha conferm…

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