Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25801 del 2 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:25801PEN

Massima

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Il dolo alternativo è configurabile nel tentato omicidio quando l'imputato, pur non avendo una volontà omicida diretta, si rappresenta e accetta il ferimento grave o la morte della vittima come conseguenza della propria condotta violenta. Ciò si desume dalla reiterazione dei colpi inferti con un'arma da punta e taglio su distretti vitali del corpo della vittima, dalla brevità della distanza tra i contendenti e dalla posizione di vantaggio dell'imputato, che aggredisce la vittima quando questa è già a terra e inerme. La superficialità delle lesioni e la mancata realizzazione dell'evento letale non escludono la configurabilità del tentato omicidio, essendo sufficiente l'idoneità e l'univocità della condotta, valutate ex ante, e l'accettazione dell'evento morte da parte dell'agente. La reazione difensiva della vittima, che riesce a deviare alcuni colpi e a disarmare l'aggressore, costituisce una causa esterna, imprevedibile e indipendente dalla volontà dell'imputato, che ha impedito il verificarsi dell'evento letale, senza incidere sulla sussistenza del dolo alternativo. L'esclusione della legittima difesa e della desistenza volontaria è parimenti motivata in modo adeguato, alla luce della sproporzione tra l'offesa subita e la reazione violenta dell'imputato, nonché dell'assenza di una tempestiva interruzione dell'azione criminosa per libera determinazione dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Relatore

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Vi.Mi. nato a C il (Omissis);
avverso la sentenza del 25/05/2023 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GAETANO DI GIURO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ELISABETTA CENICCOLA che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
È presente l'avvocato GI.FR. del foro di MATERA in difesa di Be.Fe. che si associa alle conclusioni del P.G. e deposita conclusioni e nota spese.
È presente l'avvocato MO.RO. del foro di MATERA in difesa di …

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