Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35843 del 8 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35843PEN

Massima

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Il porto di un coltello, rientrando nella prima categoria di oggetti indicati dalla legge, costituisce reato ai sensi della normativa vigente qualora non sussista un giustificato motivo, indipendentemente dalla concreta prospettabilità di una sua utilizzazione per l'offesa alla persona. Il giustificato motivo, rilevante ai fini della configurabilità del reato, deve essere valutato con riferimento all'attualità e alla possibilità di immediata verifica da parte degli organi accertatori, non essendo sufficiente una giustificazione addotta solo successivamente dall'imputato o dalla sua difesa. Ai fini della valutazione della particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., il giudice deve compiere una valutazione complessiva delle modalità della condotta e dell'esiguità del danno o del pericolo, senza limitarsi a considerare solo l'entità dell'aggressione al bene giuridico protetto. La lieve entità del fatto, ai sensi della normativa speciale, e la particolare tenuità dello stesso, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., sono fattispecie strutturalmente e teleologicamente non coincidenti, potendosi configurare un fatto di lieve entità pur in assenza dei presupposti per il riconoscimento della particolare tenuità. Infine, la riduzione di pena conseguente alla scelta del rito abbreviato, incidendo sul trattamento sanzionatorio concreto, ha natura sostanziale e, pertanto, è soggetta al principio di retroattività della norma più favorevole, di cui all'art. 2 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 1085/2017 del GUP del Tribunale di Caltanissetta in data 14/02/2018;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, nella persona della Dott.ssa CESQUI Elisabetta, che ha chiesto l'accoglimento del secondo motivo di ricorso ed il rigetto nel resto;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sent…

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