Consiglio di Stato sentenza n. 7346 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:7346SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha statuito che: 1. L'intervenuta decadenza di un piano particolareggiato non determina automaticamente l'inedificabilità delle aree oggetto della pianificazione e il conseguente blocco di ogni attività nella zona, dovendosi ritenere consentito il completamento delle opere di urbanizzazione in corso di realizzazione e l'edificazione, in conformità alle prescrizioni urbanistiche di zona (cioè secondo gli indici di edificabilità praticati secondo il piano) nelle aree già lottizzate e dotate delle opere di urbanizzazione. 2. L'Amministrazione comunale conserva il potere di completare le opere di urbanizzazione in corso di realizzazione e di edificare, in conformità alle prescrizioni urbanistiche di zona (cioè secondo gli indici di edificabilità praticati secondo il piano) nelle aree già lottizzate e dotate delle opere di urbanizzazione, anche mediante l'adozione di un nuovo piano particolareggiato, che, però, se incide in modo innovativo sulla pregressa regolazione urbanistica, deve rispettare le regole di settore. 3. L'approvazione di un nuovo piano particolareggiato comporta, ai sensi dell'art. 12, comma 1, lett. b), d.P.R. n. 327/2001, la dichiarazione di pubblica utilità delle opere di urbanizzazione da realizzare, anche per le aree private inserite nel piano, che possono quindi essere oggetto di espropriazione, non potendo essere attribuita rilevanza giuridica vincolante ad impegni assunti dalla Amministrazione in sede di istruttoria processuale e non formalizzati in atti ufficiali. 4. Le censure riproposte in appello dalla parte diversa dall'appellante, ai sensi dell'art. 101, comma 2, c.p.a., sono inammissibili per violazione del termine di decadenza ivi previsto, non essendo stata dimostrata l'incidenza dei vizi procedimentali denunciati sul regime giuridico impresso ai suoli di proprietà della parte appellata.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/09/2024

N. 07346/2024REG.PROV.COLL.

N. 01957/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1957 del 2022, proposto dal Comune di Scafati, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da Pec da Registri di Giustizia;

contro

Fratelli Longobardi s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da Pec da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale della Campania - sezione staccata di Salerno (sezione seconda) n. 2551/2021.

Visti il ricorso in a…

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