Cassazione penale Sez. III sentenza n. 47283 del 10 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:47283PEN

Massima

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Il provvedimento del Questore che dispone il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, unitamente all'obbligo di presentazione periodica presso un ufficio di polizia, deve essere adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza di un "quid pluris" di pericolosità sociale del destinatario, tale da rendere insufficiente il solo divieto di accesso e giustificare la limitazione anche della libertà personale. La motivazione deve esplicitare le specifiche ragioni per le quali, nel caso concreto, il pericolo di violazione del divieto di accesso renda necessaria l'adozione dell'ulteriore misura dell'obbligo di presentazione, sulla base di una valutazione di tutti gli elementi rilevanti. In assenza di una congrua e specifica motivazione su tali profili, il provvedimento è illegittimo e deve essere annullato con rinvio al giudice per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/12/2014 del GIP TRIBUNALE di FOGGIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SOCCI ANGELO MATTEO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. D'AMBROSIO Vito: "che la Corte voglia accogliere i ricorsi e annullare la impugnata ordinanza con rinvio ad altro Giudice".
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento del 30 dicembre 2014, il Giudice per le indagini preliminari de…

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