Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4095 del 25 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4095PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare il ricorso avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che ha confermato la misura cautelare in carcere, è tenuto a verificare la congruità e logicità della motivazione in ordine alla sussistenza del quadro indiziario a carico dell'indagato e all'adeguatezza della misura cautelare applicata, anche in relazione alle deduzioni difensive. In particolare, il giudice di legittimità deve accertare che il giudice di merito abbia adeguatamente esaminato e confutato le argomentazioni difensive, senza limitarsi a un mero richiamo al precedente provvedimento cautelare, e che abbia motivato in modo congruo e logico in ordine alla permanenza delle esigenze cautelari, anche in relazione alla possibilità di applicare una misura meno afflittiva. Inoltre, il giudice di legittimità non può valutare direttamente atti o documenti sopravvenuti non previamente esaminati dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 251/2012 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 11/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE LOCATELLI;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza del 11.6.2012 il Tribunale del riesame di Reggio Calabria; adito a norma dell'articolo 310 c.p.p., rigettava l'appello contr…

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