Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'annullamento in autotutela di un provvedimento autorizzatorio relativo alla realizzazione di una stazione radio base per telefonia mobile, afferma il seguente principio di diritto: L'amministrazione comunale può introdurre, attraverso il proprio regolamento, limitazioni distanziali per l'installazione di impianti di telefonia mobile rispetto a recettori sensibili, quali scuole, ospedali e luoghi di culto, al fine di tutelare la salute pubblica dai rischi dell'elettromagnetismo. Tuttavia, tali limitazioni devono essere ragionevoli e sorrette da un'adeguata istruttoria, che dimostri la loro congruità rispetto allo scopo perseguito. In particolare, il regolamento comunale deve prevedere: a) la possibilità di accedere comunque ad una localizzazione alternativa, in modo da non incorrere in divieti assoluti; b) la possibilità di derogare al criterio distanziale ove l'istante dimostri l'impossibilità tecnica di ricorrere alla localizzazione alternativa, in ragione della necessità di completare la rete cellulare o di garantire un'efficace copertura del segnale. In assenza di tali previsioni, il regolamento comunale che introduce limiti distanziali generalizzati e indifferenziati risulta illegittimo, in quanto non idoneo a realizzare un equo contemperamento tra l'interesse pubblico alla tutela della salute e quello privato all'installazione degli impianti.