Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4164 del 31 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:4164PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico di un indagato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può essere desunta non solo dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, ma anche da altri elementi investigativi, quali informative di polizia giudiziaria, intercettazioni telefoniche e ambientali, e riscontri oggettivi, che dimostrino il coinvolgimento dell'indagato in attività imprenditoriali condotte in collegamento con esponenti di organizzazioni criminali. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in modo logico e coerente, possono integrare un quadro indiziario grave, preciso e concordante, idoneo a giustificare l'applicazione di una misura cautelare, anche in assenza di precedenti dichiarazioni accusatorie a carico dell'indagato da parte di altri collaboratori di giustizia. L'onere di dimostrare l'inutilizzabilità di specifici atti investigativi, come le intercettazioni, grava sulla difesa, che deve indicare puntualmente il vizio e la sua incidenza decisiva sul complessivo quadro indiziario, senza potersi limitare a una generica contestazione. Ove la motivazione del provvedimento cautelare risulti logica e coerente nel valutare gli elementi a carico dell'indagato, il ricorso per cassazione volto a contestare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza deve essere dichiarato inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirel - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PARDO Ignaz - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R - Consigliere

Dott. SGADARI - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/06/2019 del Tribunale di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO…

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