Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40406 del 8 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:40406PEN

Massima

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L'aggravante della ingente quantità di sostanza stupefacente, di cui all'art. 80, comma 2, del D.P.R. n. 309 del 1990, è configurabile quando la quantità supera 2.000 volte il valore-soglia determinato per ogni sostanza nella tabella allegata al D.M. 11 aprile 2006, ferma restando la discrezionale valutazione del giudice di merito. La detenzione di sostanza stupefacente, anche in caso di accordo preliminare tra il fornitore e l'interessato all'acquisto, integra il reato di detenzione e non il tentativo di cessione, in quanto la disponibilità della droga sussiste già al momento del possesso. Il giudice di merito, nel determinare la pena, è vincolato al divieto di prevalenza delle attenuanti sulle aggravanti a effetto speciale, come previsto dall'art. 69, comma 4, c.p., potendo solo riconoscere l'equivalenza tra le circostanze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CARCANO Domeni - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4734/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 20/02/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CARCANO;
udito il P.G. in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Palermo conferma sentenza di primo grado, resa all'esito del giudizio abbrev…

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