Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1210 del 2024

ECLI:IT:TARCT:2024:1210SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento in autotutela di una concessione edilizia in sanatoria, adottato a distanza di un considerevole lasso di tempo (oltre 36 anni) dal suo rilascio, è illegittimo per violazione del principio di ragionevolezza del termine per l'esercizio del potere di autotutela, ove l'amministrazione non abbia adeguatamente motivato in ordine all'impossibilità di conoscere ab origine i fatti e le circostanze posti a fondamento dell'annullamento, nonché in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale all'adozione dell'atto di ritiro, tenuto conto degli interessi del privato destinatario del provvedimento sfavorevole. L'ordine di demolizione conseguente all'annullamento della concessione edilizia in sanatoria è illegittimo, in quanto atto derivato, mentre sono legittime le ulteriori misure sanzionatorie adottate per opere realizzate in difformità rispetto a quanto assentito con la concessione in sanatoria, purché non si tratti di difformità meramente parziali. L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle opere abusive, prevista dall'art. 31 comma 3 del D.P.R. n. 380/2001, è atto dovuto senza alcun contenuto discrezionale, subordinato unicamente all'accertamento dell'inottemperanza e al decorso del termine di legge fissato per la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi. Tuttavia, tale acquisizione è illegittima ove disposta a seguito di un ordine di demolizione intimato per opere realizzate in parziale difformità dalla concessione, trattandosi di fattispecie per la quale la disciplina di legge non prevede l'effetto acquisitivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/03/2024

N. 01210/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00924/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 924 del 2020, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avv. Francesco Puliafito e dall’avv. Felice Martino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Antonella Di Maio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

-OMISSIS-, -OMISSIS-, -OMISSIS-, -OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati Giuliana Andrea Cattafi, Alberto Pappalardo e Michele Giorg…

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