Il ricorso per cassazione proposto personalmente dall'imputato, in violazione dell'obbligo di sottoscrizione da parte di un difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di cassazione, deve essere dichiarato inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende. Tale principio trova applicazione anche dopo l'entrata in vigore della novella di cui alla L. 23 giugno 2017, n. 103, che ha introdotto il comma 5-bis all'art. 610 c.p.p., il quale prevede che il ricorso proposto in difetto di legittimazione debba essere trattato nelle forme de piano. La natura personale dell'atto di impugnazione rende irrilevanti sia l'autenticazione della sottoscrizione da parte di un legale, sia la semplice sottoscrizione del difensore "per accettazione" del mandato e della delega al deposito, in quanto tali atti non attribuiscono al difensore la titolarità dell'atto stesso.