Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13974 del 12 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:13974PEN

Massima

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La dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà allegata a una domanda di condono edilizio, con la quale si attesta falsamente la data di ultimazione dell'opera da sanare, integra il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico di cui all'art. 483 c.p., in quanto tale dichiarazione ha valenza probatoria privilegiata e mira a dimostrare la veridicità dei fatti in essa contenuti, destinati a essere trasfusi in un atto pubblico. L'accertamento della falsità della dichiarazione può fondarsi su elementi di prova diversi dall'aerofotogrammetria, come le dichiarazioni di coimputati e testimoni, nonché sulla documentazione relativa all'acquisto dei materiali per la realizzazione di un nuovo manufatto edilizio, in quanto tali elementi consentono di ritenere che l'opera non fosse stata ultimata alla data indicata nella dichiarazione. L'elemento soggettivo del reato di cui all'art. 483 c.p. è integrato dalla consapevolezza del dichiarante di attestare il falso, a prescindere dal fatto che la dichiarazione sia stata predisposta da un tecnico. Inoltre, i motivi nuovi proposti in sede di impugnazione devono avere ad oggetto i capi o i punti della decisione impugnata già enunciati nell'atto di gravame originario, ai sensi dell'art. 581 c.p.p., lett. a), non potendo introdurre questioni non prospettate con i motivi principali, pena la vanificazione del principio del tempestivo e completo contraddittorio e dell'appello incidentale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - rel. Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) nata il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 17.5.2011 della Corte di Appello di Palermo;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Silvio Amoresano;

sentite le conclusioni del P. G., dr. Giuseppe Volpe, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

udito l'avv. (OMISSIS), in sost. avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza…

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