La giurisdizione sulla controversia relativa all'accertamento dell'esistenza ed estensione di diritti soggettivi, sia di un soggetto privato che dell'Amministrazione, in ordine alla classificazione di una strada come ad uso pubblico, spetta al giudice ordinario e non al giudice amministrativo. Ciò in quanto la questione riguarda l'accertamento di diritti soggettivi e non l'impugnazione di un provvedimento amministrativo. Il giudice amministrativo è invece competente a valutare la legittimità dell'esercizio dei poteri di ordinanza sindacale ex art. 54 d.lgs. n. 267/2000, qualora la contestazione non si limiti alla sola violazione di diritti soggettivi, ma investa anche i presupposti e le modalità di adozione del provvedimento. Pertanto, il privato che intenda contestare l'asserita sussistenza di una servitù di uso pubblico su un proprio fondo, deve proporre la relativa azione dinanzi al giudice ordinario, il quale potrà eventualmente disapplicare l'ordinanza sindacale ove ne riscontri l'illegittimità.