Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5487 del 6 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5487PEN

Massima

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La dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale diversa dalla norma incriminatrice, ma idonea a mitigare il trattamento sanzionatorio, comporta la rideterminazione della pena da parte del giudice dell'esecuzione, ma solo per la parte di pena che non sia stata ancora interamente espiata dal condannato. Pertanto, qualora il condannato abbia già scontato integralmente la pena detentiva inflitta, il giudice dell'esecuzione può procedere alla sola rideterminazione della pena pecuniaria, in applicazione dei nuovi parametri più favorevoli, senza poter incidere sulla parte di pena detentiva già espiata. Ciò in quanto l'interesse del condannato alla rideterminazione della pena sussiste solo per la quota non ancora eseguita, non potendosi in alcun modo rimettere in discussione la parte di pena già interamente scontata. Diversamente, qualora una quota della pena detentiva espiata possa essere imputata alla condanna per altro reato, in applicazione del criterio di fungibilità di cui all'art. 657, comma 3, c.p.p., il condannato conserva l'interesse alla rideterminazione della pena anche per la parte già eseguita, al fine di ottenere il riconoscimento di un credito punitivo da scomputare da eventuali altre condanne.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TORINO;
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 658/2014 CORTE APPELLO di TORINO, del 10/12/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;
lette le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 10 dicembre 2014 la Corte di Appello di Torino, pronunciando…

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