Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8679 del 27 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8679PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla simulazione di rapporti di lavoro e di ospitalità con cittadini extracomunitari al fine di consentire loro l'ottenimento del permesso di soggiorno sussiste quando l'imputato, in qualità di ideatore e direttore dell'associazione criminosa, si avvale in modo continuativo e stabile della collaborazione consapevole di familiari e di altri soggetti per creare fittizie posizioni lavorative e previdenziali, corredando le pratiche presentate agli uffici competenti con documentazione contraffatta. La responsabilità per il reato di falsità materiale in atti pubblici è integrata dalla prova dell'esistenza di falsi versamenti postali attestanti l'apertura di posizioni previdenziali mai avvenute, necessari per corredare le pratiche finalizzate all'ottenimento dei permessi di soggiorno. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con il riferimento ai gravi e numerosi precedenti penali dell'imputato, indicativi della sua pericolosità sociale e della sua inclinazione a delinquere, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi di cui all'art. 133 c.p. Infine, l'omicidio preterintenzionale già giudicato con sentenza irrevocabile non può essere ritenuto in continuità con i reati oggetto del presente procedimento, in assenza di un unitario disegno criminoso che ne comprenda anche la realizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. NI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/03/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PALLA STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CIANI G. che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Gi. Ni., a mezzo del proprio difensore, …

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