Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2600 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:2600SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia ex art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 priva di efficacia il provvedimento di demolizione precedentemente adottato dall'amministrazione, imponendo a quest'ultima l'obbligo di adottare un nuovo provvedimento espresso in riscontro alla sanatoria stessa. Tale principio, affermato dalla consolidata giurisprudenza amministrativa, si fonda sulla natura ripristinatoria e satisfattiva della procedura di sanatoria, la quale, una volta attivata, determina la sospensione dell'esecuzione del provvedimento demolitorio e impone all'amministrazione di valutare la domanda di condono, adottando un nuovo provvedimento che tenga conto dell'avvenuta presentazione dell'istanza di sanatoria. Ciò in quanto l'art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 prevede che, in presenza di determinati presupposti, l'abuso edilizio possa essere sanato mediante il rilascio del titolo edilizio in sanatoria, con conseguente venir meno della necessità di procedere alla demolizione dell'opera abusiva. La presentazione della domanda di sanatoria, pertanto, incide sulla permanenza dell'interesse pubblico alla demolizione, imponendo all'amministrazione di riesaminare la propria determinazione originaria alla luce della nuova situazione determinatasi. Il principio affermato dalla giurisprudenza mira a garantire il corretto bilanciamento tra l'interesse pubblico alla repressione degli abusi edilizi e l'interesse del privato alla regolarizzazione della propria posizione, evitando l'esecuzione di provvedimenti demolitori in pendenza di una procedura di sanatoria che potrebbe condurre al rilascio del titolo in sanatoria. Tale orientamento giurisprudenziale, inoltre, risulta coerente con il favor legislativo per la sanatoria degli abusi edilizi, quale strumento di emersione e regolarizzazione del patrimonio edilizio esistente, in linea con i principi di buon andamento e proporzionalità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/11/2022

N. 02600/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00270/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 270 del 2021, proposto da
Arch. Claudio Mainardi, rappresentato e difeso dall'avvocato Tommaso Santamaria, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso il suo studio in Milano, Galleria del Corso, 2;

contro

Comune di Seregno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Paolo Bertacco e Vincenzo Andrea Piscopo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso lo studio dell’avv. Paolo Bertacco in Milano, via San Clemente, 1;

nei confronti

S.I.C.I.S. S.r.l., Edil.…

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